“Un’ottima notizia per le nostre esportazioni e per la stabilità dei mercati agricoli”. Così il presidente di Alleanza Cooperative Agroalimentari, Giorgio Mercuri, esulta all’annuncio dell’accordo commerciale tra l’Unione Europea e la Gran Bretagna. Definendolo “un sospiro di sollievo per vini, olio, formaggi e ortofrutta”.
“In un contesto di grande incertezza causata dalla crisi economica provocata dalla pandemia Covid-19 – continua Mercuri – è senz’altro positivo che Europa e Regno Unito siano giunti all’accordo, dopo un lunghissimo negoziato”.
Il no deal avrebbe come è noto fatto scattare le regole dell’Organizzazione mondiale del commercio, con il conseguente ripristino dei dazi sugli scambi e dei controlli alle frontiere”.
Le esportazioni agroalimentari con il Regno Unito ammontano a circa 3,4 miliardi di euro l’anno, pari al 6% del valore dell’export agroalimentare Ue con il Regno Unito. Una cifra che sarebbe stata messa in discussione dal mancato deal, ovvero l’accordo. L’Italia è al primo posto tra i paesi europei per le vendite di vino nel Regno Unito.
L’ultima parola è attesa per in occasione della ratifica del provvedimento da parte del parlamento di Westminster, previsto per il 30 dicembre. Strasburgo, invece, voterà presumibilmente a gennaio 2021.
“Valeva la pena lottare per questo accordo – ha commentato la presidente della Commissione europea, Ursula Von Der Leyen – perché ora abbiamo un accordo equo ed equilibrato con il Regno Unito, che proteggerà i nostri interessi europei, garantirà una concorrenza leale e fornirà la prevedibilità necessaria per le nostre comunità di pescatori. Finalmente possiamo lasciarci la Brexit alle spalle e guardare al futuro. L’Europa ora sta andando avanti”.
Il capo negoziatore della Commissione europea, Michel Barnier, aggiunge: “Siamo giunti alla fine di un periodo di quattro anni molto intenso, in particolare negli ultimi nove mesi, durante i quali abbiamo negoziato per evitare l’uscita del Regno Unito dall’Ue e una nuovo partnership. La tutela dei nostri interessi è stata al centro di questi negoziati e sono lieto che ci siamo riusciti”.
“L’Italia – commenta la Ministra Teresa Bellanova in merito all’intesa raggiunta su Brexit – potrà continuare ad esportare prodotti agroalimentari senza dazi e senza quote e questo è un risultato importantissimo”.
“È poi assicurata la prosecuzione della massima tutela alle indicazioni geografiche esistenti al 31 dicembre 2020 – conclude – e ci ripromettiamo di lavorare con i Paesi like-minded affinché adeguata protezione sia data anche alle future Ig registrate dopo il definitivo abbandono del Regno Unito dall’UE”.
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Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.